Il caffè delle diaspore

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lunedì 5 settembre 2016

SERBIA: “Milošević è innocente”. Ma non è vero




In risposta al post di Giorgio Fruscione di East journal.. dato che non possiamo commentare.. diciamo che:

Milosevic' è innocente ed è vero dimostrate il contrario se riuscite


Il post di East journal

Il Punto di Giulietto Chiesa: il Tribunale dell’Aja scagiona Milosevic.

Milosevic doveva morire

Perchè Milosevic è innocente

Ricapitolando

Presunzione di non colpevolezza

Premio Nobel per la letteratura a Peter Handke

MIlosevic è innocente con buona pace dei serbofobici


"Per la verità Milosevic' non è colpevole di nulla visto che, grazie alle stupide scelte dell'allora accusatrice del Tribunale dell'Aja, la svizzera Carla del Ponte, nel tentativo di fare di lui il "cattivo assoluto", il responsabile di ogni male nei Balcani, non è riuscita a portare a sentenza nessuna delle infinità di ipotesi di reato. Milosevic' è morto giuridicamente innocente" 
Ennio Remondino

Milosevic in Balkan crew


Franjo Tuđman

È stato riconosciuto post mortem dal Tribunale Penale Internazionale per l'ex-Jugoslavia come principale responsabile delle stragi e deportazioni di civili serbi dalla Croazia nel 1995, avendo ispirato ed organizzato tali operazioni. Con ciò è stato anche ufficialmente dichiarato criminale di guerra, anche se contro di lui (direttamente) non vi furono processi per crimini di guerra finché era ancora in vita.

Diverso è dire

Nella sentenza in questione, lunga 2590 pagine, tra le altre cose, si legge che “non esistono prove sufficienti a dimostrare che Slobodan Milošević fosse d’accordo con il piano comune [di creare territori etnicamente puliti dai non-serbi]…


29. svibnja. 2013. god. Franjo Tuđman

Presudom suda u Hagu od  29. svibnja. 2013. god. Franjo Tuđman proglašen je  krivim za udruženi zločinački puduhvat i agresiju na BiH

Hague Tribunal Exonerates Slobodan Milosevic Again





giovedì 10 ottobre 2019

Premio Nobel per la letteratura a Peter Handke






Felicissimi di questo premio a Peter Handke e felici anche per il premio a Olga Tokarczuk che era stata intervistata all'interno del festival Slavika.
Il Nobel viene assegnato ai migliori e coperto di critiche dai peggiori
Verrà fatta una statua a Srebrenica ad Handke (c'è chi l'ha fatta a Bill Clinton!)

Il premio Nobel per la Letteratura a Olga Tokarczuk e Peter Handke

Peter Handke, fra lingua e silenzio

cnj.it/CULTURA/handke

Међународна конференција "Мир и напредак уместо ратова и сиромаштва"

Un viaggio d'inverno ovvero giustizia per la Serbia

I libri di Peter Handke

Errore madornale

“To Duration”/ "Canto alla Durata

Peter Handke tra Nobel e linciaggio morale

Peter Handke tra Nobel e linciaggio morale / 3

Ein freund serbiens – zur NATO aggression 1999 vor 20 jahren

Perchè Milosevic è innocente


Fortuna vuole che questo sia anche il nostro 1500° post !

"Lei è stato accusato d'avere portato una rosa rossa sulla tomba di Milosevic e di avere approvato il massacro di Srebrenica?
«È una menzogna assoluta. Il Tribunale di Parigi ha condannato il Nouvel Observateur per diffamazione per queste affermazioni: m'avevano attribuito che io avevo dichiarato d'essere felice solo vicino Milosevic. Chi mi conosce sa che odio tutti gli uomini di potere. Ma naturalmente tutti i giornali francesi hanno oscurato la condanna. Hanno fatto la campagna contro di me arrivando al risultato della Comédie française che ha annullato un mio lavoro in programma, e poi hanno taciuto che non era vero quello che avevano detto. Amo profondamente la Francia di George Bernanos, di François Mauriac, e soprattutto di Albert Camus ma la cultura di questa Francia è veramente vergognosa. Ci sono ormai le caricature della letteratura e della filosofia come André Gluksmann, Bernard-Henri Lévy, e le macchiette del diritto internazionale e dell'umanitario come Bernard Kouchner, diventato nel frattempo ministro degli esteri. Quanto a Srbrenica hanno fatto la caricatura delle mie parole. Io ho condannato i crimini commessi dai serbi, ho ricordato però che tutto è incomprensibile se non si ricordano le stragi, anche di donne, vecchi e bambini - non come a Srbrenica - perpetrate prima dalle milizie bosniaco musulmane guidate dal comandante di Srbrenica Naser Oric nei villaggi intorno a Srbrenica, a Kravica, a Bratunac. Fatte con l'autorizzazione del presidente Izetbegovic. Era una feroce guerra interetnica e interreligiosa da denunciare tutta quanta».
Non pensa di avere sbagliato ad andare nel 2006 al funerale di Milosevic morto nel carcere dell'Aja?
«Non ero invitato e potevo starmene a casa. No, mi sono detto, devo andarci anche se sarà dannoso per me. E infatti hanno subito fatto tsunami contro di me falsando ogni mia parola. Sono riconoscente ai miei libri, ma sono fiero di questa scelta. E' una testimonianza che aiuta anche la nuova Serbia, quella che ora si batte perché il Kosovo non venga sottratto alla sua sovranità, storia e cultura. Così come sono fiero di essere andato prima all'Aja, non per riverire Milosevic, non mi interessava nulla di lui come uomo di potere. So che anche i serbi hanno commesso crimini, che non difendo. Insisto a denunciare la natura di una guerra complessivamente fratricida. Sono andato all'Aja perché era ancora in carcere accusato di tutto e come unico colpevole della guerra dei Balcani che ha visto, dal 1991 al 1995 e poi dal 1996 al 2002, ben sette fronti di guerra, e alcuni con Milosevic non ancora al potere o non più al potere, quando non addirittura coinvolto a sancire la pace, com'è accaduto a Dayton per la Bosnia Erzegovina, con tanto di ringraziamenti Usa. Sono andato all'Aja soprattutto perché penso che il politico in carcere sia molto più interessante di quando comanda. Del resto ero in buona compagnia con l'ex ministro della giustizia statunitense, Ramsey Clark».
Tommaso Di Francesco, Il Manifesto, 2010















venerdì 14 giugno 2019

INTERVISTA A CARLA DEL PONTE




In un incontro con Carla Del Ponte le vengono chieste diverse cose dal pubblico.
Intorno all'11° minuto si parla della protezione dei testimoni e la Del Ponte ammette che 3 testimoni sono stati uccisi mentre erano sotto il programma di protezione. Al 22° minuto si dice che il processo del teste che ha fatto fuori tutti i testimoni è da rifare.
L'anomalia del tribunale è che è stato istituito dagli americani che hanno tirato fuori i soldi (min 23.22)
Al 59° minuto si racconta di un pilota NATO che ha detto alla base di Aviano che il treno che doveva colpire era di civili e Aviano risponde: "Bombarda lo stesso". Morirono 150 civili e nessuno ha mai pagato per quella strage; così è avvenuto per altri 13 episodi NATO in cui nessuno è stato processato.
A un'ora e 01 uno spettatore chiede se non c'è il rischio che i grandi finanziatori di questo tribunale la passino sempre liscia ? La risposta della Del Ponte è SI, certamente c'è questo rischio.
A un'ora e 04 si dice che il Consiglio di sicurezza è una istituzione politica e le sue decisioni sono politiche. Questo vuol dire che la giustizia non è al di sopra di tutto, ma che dipende dalla politica. La politica puo' intervenire e non lasciare che si faccia giustizia. Un organismo politico che controlla la giustizia è un'anomalia.

Carla del Ponte, ...il Processo Milosevic - venerdì 20 Maggio 2011

Notizie correlate

Venti anni fa la "vendetta" contro la Jugoslavia.

L'imperialismo USA e NATO

Bijelo Dugme-Jugoslavijo na noge

Hague Tribunal Exonerates Slobodan Milosevic Again

Il Punto di Giulietto Chiesa: il Tribunale dell’Aja scagiona Milosevic.

Bosnia, le colpe dei bosgnacchi

Perchè Milosevic è innocente

CNJ - La figura di Carla Del Ponte



domenica 14 agosto 2016

SERBOFOBICI ALL'ATTACCO





Incredibile !
Ci hanno messo anni, ma sono riusciti a cambiare la pagina di Tudjman su Wikipedia !!
A dir la verità non è che è ancora molto bella !!
Comunque noi ci salviamo anche questa versione .. non si sà mai che prima o poi scrivano che è beato !!

Franjo Tuđman

Invece per Milosevic solo belle cose

PAROLA DI ICTY !!!

Pensare che I SERBI HANNO DEPOSTO MILOSEVIC' .. non i croati, ne gli americani, mentre i croati, o una parte di essi, non rinnegano il passato ustascia

Croazia, la zavorra del passato ustascia articolo di Sven Milekic', pubblicato da Osservatorio Balcani il 31/08/2015

.. hanno anche fatto un processo lampo in cui è stata annullata la sentenza di condanna di collaborazionismo emessa nel 1946 dallo Stato Jugoslavo a carico di Alojzjie Stepinac. Adesso gli fanno anche una cattedrale in un parco

Serbia-Croazia, rapporti difficili articolo di Francesca Rolandi pubblicato si Osservatorio Balcani il 05/08/2016

Nell'artico di Sven Milekic', giornalista croato, Croazia, il nazionalismo di Oluja si spiega chiaramente che durante e dopo l'operazione militare Oluja, le forze armate croate uccisero circa 600 civili serbi (secondo i serbi almeno il doppio), perlopiù anziani che non erano riusciti a fuggire come gli altri 200.000 civili serbi. Di tutti questi omicidi, la magistratura ne ha processati un numero esiguo. Nonostante le proteste della Serbia, la Croazia ogni anno celebra la vittoria di Oluja con una retorica da vincitore e senza il minimo riferimento alle vittime serbe.

Adesso arrivano anche a negare cio' che è successo, su Wikipedia, ma i serbi sono stufi di pagare anche per i crimini degli altri. Non è raro leggere nei forum commenti tipo: "Non occorre essere filo serbi per constatare che la giustizia internazionale ha condannato molti più serbi che croati. Il fatto che siano stati i principali aggressori non toglie che dall'altra parte vi siano stati crimini efferati."

 Presudom suda u Hagu od  29. svibnja. 2013. god. Franjo Tuđman proglašen je  krivim za udruženi zločinački puduhvat i agresiju na BiH


Vediamo adesso se fanno cambiare anche East journal

BOSNIA: Condannati all’Aja i vertici della "Grande Croazia". E Franjo Tudjman

Inoltre del ruolo di Tudjman in Oluja ne parla anche Bruno Maran nel suo libro edito da Infinito Edizioni. Vogliamo dar credito a due serbofobici senza ne arte ne parte o è meglio credere in una casa editrice seria come Infinito Edizioni ?

Dalla Jugoslavia alle repubbliche indipendenti

Via le vie con nome di Tudjman

P.S. ed N.B. Dopo alcune rimostranze la pagina di Wikipedia è stata riportata a quella originale. Per il momento recita: "Franjo Tudjman è stato riconosciuto post mortem dal Tribunale Penale Internazionale per la Ex Jugoslavia come principale responsabile delle stragi e delle deportazioni dei civili serbi dalla Croazia nel 1995 avendo inspirato e organizzato tali operazioni. Con cio' è stato anche ufficialmente dichiarato criminale di guerra, anche se contro di lui (direttamente) non vi furono processi per crimini di guerra finchè era ancora in vita"

Discussione in Wikipedia

Perchè Milosevic è morto innocente

Presunzione di non colpevolezza

Milosevic in Balkan crew

Premio Nobel per la letteratura a Peter Handke

venerdì 21 ottobre 2016

Il popolo serbo ha deposto Milosevic'




Non sono stati gli americani, non sono stati i croati, ma il popolo serbo.
Certo che vedendo cosa è successo dopo nelle prigioni dell'Aja, molti, ma molti si saranno pentiti.
Inoltre Milosevic' è morto innocente e lo è anche stato dimostrato in tribunale, mentre Tudjman è stato riconosciuto post mortem criminale di guerra

Perchè la sinistra dovrebbe celebrare la caduta di Milosevic' di Vladimir Unkovski Korica , pubblicato da East journal il 21/10/2016

Parola di ICTY

Milosevic doveva morire

Franjo Tudjman

È stato riconosciuto post mortem dal Tribunale Penale Internazionale per l'ex-Jugoslavia come principale responsabile delle stragi e deportazioni di civili serbi dalla Croazia nel 1995, avendo ispirato ed organizzato tali operazioni. Con ciò è stato anche ufficialmente dichiarato criminale di guerra, anche se contro di lui (direttamente) non vi furono processi per crimini di guerra finché era ancora in vita.

venerdì 29 novembre 2019

Il Tribunale dell'Aja




Il Tribunale dell'Aja non è credibile e lo dice la stessa Carla Del Ponte in un video.

Tre testimoni sono stati uccisi nonostante fossero sotto il programma di protezione.
Gli americani hanno finanziato il tribunale e non possono essere processati. Milosevic porta le prove di un bombardamento NATO a un convoglio di civili in cui morirono 150 civili, ma non c'è nessun indagato per questo crimine e come questo crimine ce ne sono stati altre decine.
Il tribunale è controllato da un organismo politico e questa è un 'anomalia. Finchè sarà il Consiglio di sicurezza a decidere, sarà la politica ad autorizzare o no certi procedimenti

Carla del Ponte, ...il Processo Milosevic

Intervista a Carla Del Ponte

Ecco perchè il Tribunale dell'Aja ha fallito

Slobodan Milosevic', un leader jugoslavo

martedì 19 luglio 2016

INTERVISTA A ENNIO REMONDINO




Scusate.. non c'è nulla da ridere.. ma viene da ridere perchè quello che diciamo noi lo dicono tutti con buona pace dei serbofobici

"Per la verità Milosevic' non è colpevole di nulla visto che, grazie alle stupide scelte dell'allora accusatrice del Tribunale dell'Aja, la svizzera Carla del Ponte, nel tentativo di fare di lui il "cattivo assoluto", il responsabile di ogni male nei Balcani, non è riuscita a portare a sentenza nessuna delle infinità di ipotesi di reato. Milosevic' è morto giuridicamente innocente"

Questo lo si legge in "Intervista con il corrispondente di guerra Ennio Remondino"

Intervista con il Corrispondente di Guerra Ennio Rimondino

Pravda - Interview with war correspondent Ennio Remondino

Nonostante un gruppo di croati si disperi da anni per cercare di cambiare la pagina di Wikipedia di Tudjman siamo ancora così:

Franjo Tuđman

Remo contro

ICTY Exonerates Slobodan Milosevic for War Crimes

Parola di ICTY

venerdì 10 marzo 2017

11 marzo 2006




L'11 marzo 2006, nel carcere del Tribunale dell'Aja, moriva in circostanze sospette, Slobodan Milosevic'.
Era stato arrestato in assoluta mancanza di prove e solo su supposizioni personali di 12 testimoni.
Ultimamente il TPI l'ha scagionato da alcune accuse e non è arrivato a sentenza post mortem come nel caso di Tudjman che è stato riconosciuto criminale di guerra anche dopo la sua morte.

11 Marzo 2016: Noi non dimentichiamo

Parola di ICTY


Franjo Tuđman

Hague Tribunal Exonerates Slobodan Milosevic Again

lunedì 19 settembre 2016

Viaggio sul Danubio. G




Continua da qui

Ringraziamo davvero tanto Piero Maderna e gli organizzatori di questo viaggio fantastico nella magica Serbia
Per la nostra crew è stato un regalo grande
Il problema di Belgrado non è certo il monumento a Milosevic' visto che nel resto della ex Jugoslavia stanno togliendo le statue di Tito per sostituirle con quelle dei criminali di guerra e Milosevic è risultato innocente al Tribunale dell'Aja
Il problema di Belgrado  sono gli investimenti stranieri che permettono il controllo delle banche serbe.. a proposito.. ne avete vista ancora una ????
Ma, in ogni caso, voi avete fatto un grande regalo alla Serbia parlandone così bene
Hvala lepo !

Ottavo giorno, l'epilogo pubblicato da Osservatorio Balcani e Caucaso il 19/09/2016

Macondo express blog

Viaggiare i Balcani

Dedicato a Piero e a tutto il gruppo

domenica 11 settembre 2016

QUANDO VOLEVANO DIVIDERSI LA BOSNIA





Ital Inter media dice che c'era un accordo tra Tudjman e Milosevic per dividersi la Bosnia, ma Milosevic è stato deposto dal popolo serbo ed è morto innocente in prigione, mentre Tudjman non è mai stato rinnegato dai croati.. anzi.. vogliono continuare sugli errori del passato. Tudjman è stato riconosciuto post mortem criminale di guerra

Quando volevano dividersi la Bosnia  pubblicato da Ital intermedia (Ogni mattina i Balcani in italiano) il 24/09/2013

Ital intermedia

L'articolo di Rodolfo Toè

Franjo Tudjman in Wikipedia

Parola di ICTY

L'articolo di East journal

Bosnia Erzegovina: le parole di Eldin pubblicato da Osservatorio Balcani e Caucaso il 09/09/2026

Il cerchio del ricordo

L'Europa e la rinascita dei nazionalismi

Vent'anni da Dayton

Via le vie intestate a Tudjman

BOSNIA: Condannati all’Aja i vertici della "Grande Croazia". E Franjo Tudjman

La svendita della Bosnia Erzegovina

sabato 9 gennaio 2016

5 ottobre 2000: note a margine




Molto molto bello l'articolo di Christian Costamagna che analizza alcuni pensieri sulla deposizione di Milosevic'.
Ci si chiede se è valsa la pena di fare la rivoluzione per allontanare Milosevic' e ci si chiede se a sfondare i vetri del parlamento quel 5 ottobre non ci fossero anche gli ultrà e le tifoserie violente.
I vari personaggi incriminati al Tribunale dell'Aja vennero utilizzati per ottenere il consenso e i pacchetti di aiuti occidentali e la Russia era assente.
Ma l'articolo dice molto di più e lo trovate: qui

costamagna.wordpress.com

lunedì 5 ottobre 2015

Dayton 9515. Dal 3 all'8 novembre 2015



Molto interessante il viaggio proposto da Viaggiare i Balcani !
Attenzione però a non commettere il solito errore di saltare la Krajina dove campeggiano ancora oggi sui muri le scritte "Gotovina è il nostro eroe" o Jasenovac. Il tutto non puo' non essere completato, magari in un secondo tempo, con un viaggio ai monasteri kosovari, sempre che si riesca ad arrivare a quei pochi rimasti in piedi.
Per il momento godiamoci la Bosnia con Viaggiare i Balcani

... a volte le assurdità.. Tudjman è morto criminale di guerra e Milosevic innocente

Dayton 9515. Dal 3 all'8 novembre 2015

Franjo Tudjman

Milosevic trovato morto in carcere

venerdì 4 settembre 2020

Da una favola chiamata Danilo Crepaldi





NOVI SAD- Oggi, si parla molto della tragedia del ponte Morandi a Genova, cosa è successo, cosa è stato o non è stato fatto, le colpe, le non colpe, i drammi, le lacrime e le storie di chi è sopravvissuto, ma io oggi voglio raccontare la storia di un altro ponte: il ponte "Maresciallo Tito" , oggi ponte Duga (arcobaleno) a Novi Sad la nel cuore della Vojvodina, in quella terra serba straziata dalla guerra del Kosovo, dai bombardamenti NATO e da dieci anni di sanzioni assurde. Se dal centro di Novi Sad si scende da Bulevar Mihaila Pupina una delle vie centrali del capoluogo della Vojvodina irta di negozi, supermercati e passanti spesso frettolosi ben presto ci si imbatte nel Danubio, quello stesso Danubio che attraversa mezza Europa, il quale, in queste zone, per troppo tempo si è macchiato del sangue rosso di innocenti. È un fiume placido di una bellezza austera che da sempre fa da cornice a Novi Sad, "Giardino Nuovo" la città più bella del mondo dicono i suoi abitanti, sicuramente la più cosmopolita della Serbia grazie alle sue università che ne fanno anche una città crocevia di culture diverse ma che qui convivono. La sul bel Danubio blu, si trova il ponte, un tempo dedicato al Maresciallo Tito, un ponte austero che collega le due sponde della città proseguendo poi in quella che, ai tempi della Repubblica Federata di Jugoslavia, era Ulica (via) Marsal Tito. Il ponte, i cui pilastri spuntano dalle acque del fiume quasi come obelischi egiziani nel deserto, fu costruito all'epoca della Jugoslavia socialista per volere di Tito ed a lui fu dedicato. Una costruzione su cui si discusse a lungo... il ponte era mal costruito, si diceva, e sarebbe presto crollato! Ma mentre queste maldicenze venivano sussurrate a mezza voce per non irritare il governo ed i suoi funzionari, il ponte era sempre lì a reggere il traffico cittadino e a regalare vita, commercio e sogni insieme al Danubio che scorreva sotto di lui. Venne la guerra, la prima guerra dei Balcani, quella del disfacimento di quel paese che si chiamava Jugoslavia e che con il suo socialismo strano e diverso rappresentava il diverso nell'est Europa e la terza via verso un mondo migliore nel resto del mondo. Un paese che tanto aveva dato in termini di storia e cultura e che poco aveva ricevuto dal resto mondo. E venne la guerra, dicevamo, ma il ponte era sempre lì, simbolo di ció che era stata la Jugoslavia! Ma si sa ed è noto che al governo Milosevic, tutto quello che riguardava il vecchio, il passato non piaceva e poi un ponte dedicato al croato Jozef Broz in Serbia, nella nuova Serbia indipendente, era un pugno nell'occhio e allora fu ribattezzato, non senza polemiche, ponte "Duga", ponte "Arcobaleno" . Ma i Balcani, sono zone calde che producono molta più storia di quella che riescono a digerire, così come soleva dire Winston Churchill, e quindi un semplice ponte, come quello di cui parliamo, sembra avere un anima e non una ma mille e più storie diverse... e così venne un altra guerra, quella del Kosovo, la seconda guerra dei Balcani, ed il ponte era sempre lì anche sotto i bombardamenti NATO non voleva saperne di venire giù! Sembrava il simbolo dell'orgoglio di un popolo che pagava colpe non sue! Le bombe cadevano su Novi Sad, sul Danubio agitando le sue acque, facendo ruggire al fiume la sua rabbia e il suo disappunto, ma il ponte era sempre lì indistruttibile come l'orgoglio serbo, simbolo di un paese martoriato ma vivo! Ci misero due settimane le bombe "intelligenti" della NATO a buttarlo giù ma non riuscirono a distruggere la sua anima, (quella era impossibile da distruggere) anzi non lo abbatterono fu il ponte a sacrificarsi, perchè lì, vicino a lui, vivevano famiglie che ogni volta che cadevano le bombe "intelligenti" temevano per la loro vita e per le loro case, le grida dei bambini impauriti erano strazianti e il ponte le sentì, le avvertì chiare così come avvertì le preghiere di chi gli chiedeva di sacrificarsi per loro, e decise di farlo, si sacrificó per la sua gente e si fece buttare giù! Dopo la guerra il ponte venne ricostruito ed oggi è ancora lì sulle acque placide ed azzurre del Danubio a regolare il flusso di traffico della città. È ancora lì in silenzio a ricordarci ció che è stato ma se all'alba o al tramonto guardi le ombre del ponte sul fiume ti sembra di scorgerne un sorriso... e il sorriso della speranza che non ha mai abbandonato il ponte, il Danubio, Novi Sad, La Vojvodina, la Serbia e la Jugoslavia intera.

giovedì 18 maggio 2017

LETTERA DEL GEN. ALESSANDRO LUZANO A MUSSOLINI






Triste vedere che tutto si ripete.. torniamo sempre da capo

LETTERA DEL GEN. ALESSANDRO LUZANO A MUSSOLINI









12 giugno 2015: si gioca nello stadio dell'Hajduk a Spalato la partita tra Croazia e Italia per le qualificazioni a Euro 2016. La partita terminerà con il risultato di 1-1 ma verrà ricordata per un altro motivo. La gara è stata giocata a porte chiuse per le intemperanze razziste dei tifosi croati nel corso della precedente gara contro la Norvegia, ma a quanto pare il provvedimento dell'Uefa non è bastato. "La svastica è stata disegnata 24-48 ore fa con vernice ritardata: per questo non siamo potuti intervenire - affermò l'allora portavoce della federazione croata Bacek -, è comparsa tardi. Ora speriamo che la polizia arresti questi criminali". L'UEFA condannò per "comportamento razzista" la Croazia con 100.000 Euro di sanzione, altre due partite senza tifosi e un punto di penalizzazione (quando il regolamento ne prevedeva da 3 a 6) nella classifica del girone di cui faceva parte. Al contrario a tutt'oggi la polizia croata non è stata capace di arrestare nessuno dei colpevoli di quella vergogna in mondovisione. Non cambiano mai sin dal 1941
da Riponderare i Balcani

A partire dal 2020 c'è stato un picco di violenza nazionalista e crimini d'odio in Croazia. Un anno prima, un rapporto della Commissione europea avvertiva che "l'incitamento all'odio razzista e intollerante nel discorso pubblico si sta intensificando" nel paese, con i principali obiettivi "serbi, persone LGBT e rom". Il rapporto ha aggiunto che la risposta delle autorità croate a questa preoccupante tendenza è stata debole. I tentativi degli ultimi anni di politici di spicco di cancellare i crimini di guerra della Croazia dalla memoria del pubblico e glorificare i brutali criminali di guerra come eroi nazionali contribuiscono direttamente all'ascesa di idee e narrazioni di estrema destra in Croazia. Questo pericoloso revisionismo storico non si limita agli eventi che hanno avuto luogo durante le relativamente recenti guerre jugoslave. In Croazia, anche elementi di estrema destra stanno tentando di rivedere la storia della Seconda Guerra Mondiale. Gli Ustasa, il partito fascista che creò lo Stato Indipendente di Croazia allineato ai nazisti tra il 1941 e il 1945, uccisero centinaia di migliaia di serbi, ebrei e rom durante la Seconda Guerra Mondiale. Gli Ustasa hanno anche supervisionato il famigerato campo di concentramento di Jasenovac dove sono state uccise tra le 770.000 e le 990.000 persone.
Il mondo ricorda gli Ustasa come un'organizzazione "terroristica" ultranazionalista, violenta e razzista che rappresenta un'epoca oscura nella storia europea. Nella Croazia moderna, tuttavia, la brutalità delle azioni del regime ustascia è stata a volte minimizzata dai media e dai politici di spicco, e il partito filo-nazista è presentato da molti come un simbolo di forza e orgoglio nazionale.
Il saluto nazista croato, "Pronto per la Patria" (Za Dom Spremni) è ancora apertamente largamente usato in Croazia. Anche la negazione dell'Olocausto, che va di pari passo con la sanificazione dei crimini degli Ustasa contro gli ebrei croati, sembra essere diventata più ammissibile nel paese.
Non solo condonando, ma anche lodando i crimini commessi dalle forze croate contro altri gruppi etnici, le élite all'interno del paese stanno creando un ambiente in cui più persone si sentono a proprio agio nell'esprimere opinioni xenofobe, razziste e odiose. Oggi la Croazia è un crogiolo di iper-nazionalismo. La maggior parte delle élite politiche del paese non solo non sono riuscite a condannare le opinioni di estrema destra, ma hanno anche creato un ambiente in cui gli attivisti di estrema destra si sentono autorizzati a diffondere le loro idee divisive e pericolose.
Per lasciarsi alle spalle la politica dell'odio, si consiglia alla Croazia di rinunciare urgentemente ai criminali di guerra e porre fine all'ascesa della nostalgia fascista. Deve inoltre agire immediatamente per contrastare la normalizzazione e accettazione delle opinioni razziste e xenofobe tra la popolazione

10 dicembre 1999: muore a Zagabria Franjo Tuđman. Figura controversa nello scacchiere balcanico di lui possiamo sicuramente dire che è stato:
- un criminale di guerra come sentenziato dall'ICTY;
- un pericoloso filo-nazista alla ricerca della costituzione di uno stato croato puramente etnico;
- un nostalgico del NDH, lo stato indipendente croato fantoccio della Germania nazista ed unico momento storico nel quale ci si accorse della loro esistenza, dal quale riprese simbologie, inni e moneta;
un antisemita, famosa la sua frase "che per fortuna nè lui nè sua moglie erano ebrei" o come nel suo libro Bespuća povijesne zbiljnosti dove scrisse che "gli ebrei avevano ricoperto una posizione privilegiata a Jasenovac e in realtà tenevano nelle loro mani la gestione dei detenuti del campo fino al 1944";
- un minimalista dell'Olocausto, sempre nel suddetto libro scrisse che "il numero di morti ebraici durante la Seconda Guerra Mondiale era più vicino al milione rispetto al numero più citato di 6 milioni.";
- un dittatore, il suo mandato come presidente è stato criticato come autoritario dalla maggior parte degli osservatori che osservarono che "tra sano nazionalismo e sciovinismo, scelse lo sciovinismo; tra economia di libero mercato e clientelismo, scelse quest'ultimo. Invece del culto della libertà, scelse il culto dello stato. Tra modernità e apertura al mondo, ha scelto il tradizionalismo; una scelta fatale per un piccolo Stato come la Croazia che ha bisogno di aprire per il bene dello sviluppo";
- un pregiudicato, essendo stato arrestato 3 volte durante la sua vita;
- un mafioso, sono ampiamente noti e documentati i legami della famiglia Tuđman con la mala del Brenta;
- un plagiatore, nel dicembre 1966, Ljubo Boban accusò Tuđman di plagio, affermando che Tuđman aveva compilato quattro quinti della sua tesi di dottorato, "La creazione della Jugoslavia socialista", dal lavoro di Boban. Boban ha offerto prove conclusive alla sua affermazione da articoli pubblicati in precedenza sulla rivista Forum e il resto dalla tesi di Boban. Tuđman fu poi espulso dall'Istituto e costretto a ritirarsi nel 1967.
- un doppiogiochista, marzo 1991 accordo di Karadjordjevo con Slobodan Milosevic per la spartizione della Bosnia Erzegovina tra Serbia e Croazia - dopo appena un anno le forze croate e musulmane si alleano in chiave anti-Serba - nel giugno dello stesso anno le forze croate rompono l'alleanza e attaccano la Bosnia creando la fallimentare Herceg-Bosnia e poi ancora anche dopo gli accordi Dayton del 1995 Tuđman cercò un accordo con Karadžić per una spartizione di "influenze" in Bosnia Erzegovina.
È stato questo personaggio qua.