Il caffè delle diaspore
lunedì 8 agosto 2016
Driton Kuka
Driton Kuba è stato un grande campione jugoslavo e ha vinto tante medaglie, ma poi sono arrivate le guerre che hanno dissolto la Jugoslavia e il Kosovo è stato terra di nessuno per molto tempo, con i militari europei e soprattutto quelli italiani che cercavano di salvare il patrimonio culturale non ancora distrutto.
In particolare il monastero di Decani se è ancora in piedi è proprio grazie ai militari italiani
Nel 2008 il Kosovo, provincia autonoma della Serbia, si è auto proclamato indipendente e circa la metà dei paesi mondiali hanno riconosciuto l'indipendenza, ma rimane un grosso dissenso internazionale
Quest'anno il Kosovo, ex provincia serba, partecipa alle olimpiadi di Rio, ma non è la prima volta che crea discussioni. Già nel 2008 il nuotatore serbo Milorad Cavic era stato punito per aver indossato una maglietta con la scritta "Kosovo è Serbia"
Noi facciamo grandi complimenti a Driton Kuka poichè ci sembra un uomo di pace, nato in tempo di pace, ovvero quel periodo jugoslavo che ha dato serenità ai Balcani
Anche Majlinda Kelmendi , la prima atleta che ha vinto una medaglia per il Kosovo, è nata a Pec' quando Pec' era Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, ha iniziato ad allenarsi nel '99 proprio l'anno delle bombe NATO e ha gareggiato con l'Albania alle precedenti olimpiadi
Certo nel complimentarci con questi atleti non possiamo non ricordare la tragica situazione dei serbi confinati nelle enclavi kosovare, veri lager a cielo aperto e ci auguriamo che i riflettori puntati su questa zona non dimentichino i serbi, i croati, i rom e i gorani cacciati da queste terre
Dieci Paesi che non esistono (o quasi)
Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia
Un grande monastero della chiesa serba in Kosovo
Uranio impoverito è il dossier che Osservatorio Balcani ha dedicato al grande problema della guerra umanitaria in Kosovo
Archivio storico sul Kosovo di Osservatorio Balcani e Caucaso
Driton Kuka
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