Il caffè delle diaspore

Il caffè delle diaspore

giovedì 31 marzo 2016

ELVIRA MUJCIC ALL'ISTORETO




Oggi si è svolto presso l'Istituto Piemontese per la storia della Resistenza di Torino un bellissimo incontro con la scrittrice Elvira Mujcic'. Moderava l'incontro Eric Gobetti e Vesna Scepanovic ha letto alcuni brani dei libri di Elvira.
L'incontro è stato meraviglioso per quel poco che ho potuto sentire, perchè.. spazio per la risata.. ho sbagliato piano e i primi 45 minuti li ho passati a sentire la presentazione di un libro sui desaparecidos. Quando ho azzeccato la stanza e il piano ho sentito una voce dolcissima che aveva tanta sofferenza quanto amore per la vita.
Elvira è stata concepita in Kosovo, nata in Serbia ai tempi della Jugoslavia e ha vissuto a Srebrenica fino all'età di 11 anni.
Allo scoppio della guerra, proprio come aveva detto Dubravka Ugresic', Elvira ha visto i suoi amici, i suoi vicini di casa, di colpo, mostrarsi come etnia e come religione. All'inizio non capiva perchè aveva solo 11 anni, ma la mamma l'ha portata a Svornik, perchè volevano vedere cosa fosse la pulizia etnica e la era iniziata.
Di colpo capirono di dover scappare e i testimoni di nozze dei genitori che erano serbi si offrirono di ospitarli, ma Elvira e la famiglia pensarono di scappare in Croazia, dove passavano le ferie. In Croazia arrivarono di notte e gli amici croati, sentendo suonare al campanello, dissero : "Ma sono i - nostri - di Srebrenica!".
Iniziarono così i campi profughi e l'ultimo fu vicino a Brescia. Ben presto Elvira imparò la lingua anche se non imparò mai il dialetto bresciano.
Mi ha colpito molto il fatto che quando Elvira era profuga in Italia sentiva suo papà solo grazie ai radioamatori.
Ancora più bello è stato sentire da Elvira che la Jugoslavia era quella bellissima favola in cui si andava tutti d'accordo e chi ha conosciuto quella realtà non puo' non sentire la jugonostalgia.
Davvero un grande grazie per questa bellissima testimonianza




venerdì 25 marzo 2016

WHY? PANDORA TV




In occasione dell'anniversario dei bombardamenti NATO in Jugoslavia, Pandora tv presenta "Why", un documentario in tre parti

giovedì 24 marzo 2016

Divide et impera



Oggi alcuni balcanofili si sono ritrovati per commemorare le vittime dell' aggressione Nato alla RF di Jugoslavia nel 1999. La cosa che ci ha lasciato attoniti è che quasi nessun network ne ha parlato, mentre spazi enormi sono stati dati alle sentenze del Tribunale penale dell'Aja creando ancora più odio, poichè solo la guerra fra poveri non fa guardare ai problemi veri e a chi li crea.
Dato che la Serbia è il secondo paese più povero d'Europa, molte associazioni e tra queste "SOS Jugo" hanno portato e continuano a portare aiuti umanitari in Serbia e in Kosovo. Per questa opera si ringraziano semplici cittadini e non certo il popolo italiano, come qualcuno ha osato dire, dato che il popolo portava i bambini ad Aviano a vedere partire gli aerei che uccidevano altri bambini come ad esempio Milica Rakic' . Prima degli anni '90 alla Zastava di kragujevac si contavano 34 etnie (scusate la parola molto brutta) e in kosovo esistevano 17 minoranze riconosciute. Dopo la guerra umanitaria NATO siamo al punto che l'occidente ha comprato per due soldi le fabbriche in Serbia per poi farle fallire e chiuderle e in Kosovo c'è solo più una etnia e il 3% dei serbi che non è ancora morto di stenti vive nelle enclavi circondate dal filo spinato. la Jugo è stata aggredita senza una delibera delle Nazioni unite al punto che alcuni serbi in Italia chiedevano se era necessario andare in Serbia a prendere i bambini, ma no.. le istituzioni rispondevano che senza delibera delle Nazioni unite non si sarebbe potuto bombardare. Uranio impoverito e bombe a grappolo sono state il regalo di questa aggressione e anche i militari italiani presenti in Kosovo sono esposti al rischio radiazioni. Dobbiamo comunque a loro la vita di Decani e di altri luoghi molto minacciati anche negli ultimi giorni.

Aggressione Nato alla RF di Jugoslavia

Divide et impera

Why ? Pandora tv

Un articolo di Rodolfo Toè sul Tpi





mercoledì 23 marzo 2016

24 MARZO 1999 - AGGRESSIONE NATO CONTRO LA RF DI JUGOSLAVIA



Mai come quest' anno proviamo così tanto dolore. Forse è perchè 20 anni sono pochi per smorzare tanta sofferenza o forse perchè la Serbia rischia di entrare nella NATO o forse perchè proprio oggi il Tribunale dell'Aja dovrebbe emettere una sentenza particolare e quindi, in tutti i network, ci sono ancora solo e solamente parole di odio verso i serbi. Un calvario senza fine di sicuro ben organizzato.. non è a caso una politica così mirata.
Ugualmente il nostro ricordo e la nostra preghiera va alle 2500 vittime civili di questa carneficina. Dopo due guerre mondiali e tanti morti la storia non ha insegnato niente, la parola è sempre e solo alle armi

Caro M., "nella guerra del Kosovo la NATO ha le sue colpe"? Ma dico, siamo impazziti? Un'aggressione unilaterale SENZA dichiarazione di guerra ad un Paese sovrano che NON aveva mostrato intenti bellicosi verso ALCUN membro dell'Alleanza, tu me la definisci "ha le sue colpe"? La cosa che mi fa più paura e' che vivendo ai tempi di guantanamo, PATRIOT act e droni ci stiamo abituando ad una definitiva deumanizzazione dei rapporti fra individui e - peggio - fra nazioni



Il testo di Babsy Jones

Il tempo e la storia. Il Kosovo

Bombardamenti Belgrado - SERBIA (1999)

NATO bombing of Yugoslavia 1999

Ивана Жигон - Ој, Косово, Косово

Nevena Božović - Vidovdan

VIDOVDAN KOSOVO

Vidovdan tekst

Serbia. Se la condanna di Karadžić è arrivata il 24 marzo ed il vero obiettivo è Mosca

Attacco NATO. Un articolo di Giorgio Fruscione su East journal

Ricordi: 01.04.1999 . Il mondo intorno a me


DUBRAVKA UGRESIC PER SLAVIKA

All'interno del programma del festival Slavika giunto alla seconda edizione, Dubravka Ugresic' ha presentato il suo libro "Europa in seppia" presso il Circolo dei lettori di Torino.


E' stato un incontro magnifico e una grande lezione di vita. Il pubblico era numeroso poichè Dubravka non è una scrittrice qualunque. Dall'esilio in Olanda sprizza energia e positività senza fine nonostante le numerose prove che la vita le ha dato.
Non ha detto una parola cattiva, nemmeno per chi le ha fatto del male.
Nata in Jugoslavia ha visto la guerra e ha visto i suoi più cari amici che di colpo facevano capire se erano croati, serbi o bosniaci. Questo l'ha scioccata enormemente e alla fine della guerra ha visto i suoi amici serbi allontanati dal posto di lavoro e ha capito che anche lei si sarebbe dovuta trasferire per avere un futuro.


Il futuro nella sua terra che ormai era diventata Croazia era solo un treno che andava all'indietro.
Incredibile con che forza d'animo e con che spirito combattivo Dubravka affronta la vita.
Quello che è successo nella ex Jugoslavia è una lezione che tutto il mondo dovrebbe studiare.
La platea era estasiata davanti alla figura che Dubravka ha fatto della politica. In pratica la politica è come uno scarico fognario e sopra tutto galleggia una schiuma leggera che non affonda mai.. ecco.. quelli sono i criminali al potere.
C'è qualcosa che non funziona nella natura umana, la storia non insegna, si è sempre con la parola alle armi. Per alcuni governare è una cosa irresistibile, in particolar modo se non hai fatto nessuna fatica per andare ai vertici.


Europa in seppia nasce perchè è la storia degli ultimi anni e un nipotino di una amica chiede alla nonna: "Cos'è la storia? Ah.. ho capito è quando ci sono le immagini in bianco e nero"
Moderatore dell'incontro è stato il fantastico Andrea Bajani . Traduttrice la mitica Olja Perisic'.Era presente la traduttrice Silvia Minetti con la simpaticissima mamma Mariella e un pubblico meraviglioso.
Grazie a tutti


Circolo dei lettori di Torino

polskikot.wordpress.com

Dubravka Ugresic

dubravkaugresic.com

Europa in seppia

Olja Perisic Arsic

Dubravka Ugrešić: una Croazia sul modello fascista

Cultura karaoke

domenica 20 marzo 2016

MAGICO ALESSANDRO DI SLAVIKA DEL POLSKI KOT




Eravamo tutti incollati alla tv.. poi finalmente i titoli e c'è anche lui.. ma poi.. è stato l'ultimo servizio.. ma è stato bellissimo ugualmente !
E come non notare nello stesso tg il grande Stefano Tallia ?

Rai tre. Tg regionale del 21/03/2016

Festival Slavika. Seconda edizione

Radio Zastava

Dubravka Ugresic' in esilio

Il derby di East journal

Dario Fo partecipa al festival Slavika




Grande Stefano Tallia

martedì 15 marzo 2016

NARODNI DOM





Meraviglia !
L'associazione culturale Slovenski Klub ha allestito a Trieste una mostra fotografica permanente sui 110 anni del Narodni dom

narodnidom.eu/it

Slovenski klub


sabato 12 marzo 2016

Il Nobel per Predrag Matvejević



Sarebbe davvero un premio meritatissimo !

Il Nobel per Predrag Matvejević

Anche in esilio è stato un uomo di pace, sempre contro i nazionalisti, sempre contro chi fomentava l'odio etnico, sempre contro chi fomentava le guerre patriottiche.

La condanna a Predrag Matvejević

Gatalica e Matvejevic'

Pane nostro

giovedì 3 marzo 2016

Danuta a Oslo




Fantastica serata passata in compagnia di Donatella Sasso, Guido Quarzo, Davide Bobba, la "Comunità polacca" di Torino e un pubblico meraviglioso.
Presso la libreria Claudiana, Donatella, principessa di dolcezza, e i suoi amici ci hanno raccontato questo libro per ragazzi che racconta la storia di Lech Walesa attraverso gli occhi dell'amico del figlio di Walesa.
Dopo un breve saluto da parte di Wanda della Comunità polacca che ha messo in luce l'aiuto che i sindacati in primis, ma anche tutta la popolazione italiana, hanno dato alla Polonia negli anni più difficili, si è parlato del racconto.
Guido Quarzo ha messo in luce tre aspetti del libro che è una bellissima narrazione che usa un ragazzo per ripercorrere tutta la storia polacca dai primi scioperi degli anni '70.
Davide Bobba ha presentato il quadro storico e i rapporti stato - Solidarnosc
Donatella Sasso ha raccontato di come la famiglia Walesa si preparava per il "Premio nobel" a Oslo e poi ha raccontato della prima presentazione del libro ai ragazzi e di come un ragazzo le ha chiesto: "Ma cos'è un sindacato?"
Si ringrazia tutti di cuore

“Danuta a Oslo”, il nuovo libro di Donatella Sasso

poloniatorino.it

Istituto di studi storici Gaetano Salvemini

Guido Quarzo

Davide Bobba

La pace in casa

Natale in carcere

I libri di Donatella Sasso