Il caffè delle diaspore

Il caffè delle diaspore

mercoledì 25 marzo 2015

LA NORMALITA' NEGATA



Bè.. questa volta Balkan rock ha superato se stessa !
Musica e la presentazione del libro di Gordana Grubac' "La normalità negata".
Complimenti vivissimi a tutti !

domenica 22 marzo 2015

Per non dimenticare il 24 Marzo 1999



La tristezza di questo giorno è amplificata dal fatto che leggi di persone euforiche nel vedere donne e bambini morti. Anche per ricordare i massacri della Krajina fanno festa.. che squallidume !

BELGRADO…..L'ANIMA DEL DOPOGUERRA

 Belgrado non è una città ricca di monumenti, per fattori storici e popolari, come l'antico assedio turco col seguente massacro, dove i turchi, con i teschi delle vittime uccise fecero una torre, a Nis e per le guerre più recenti dati i conflitti tra gli stati dell'ormai ex Jugoslavia. Difatti il monumento che non ha a che vedere con nessuno specifico movimento artistico, se non seguente qualche moderno ed economico piano urbanistico, consiste in due palazzi, situati in centro città, che un tempo erano adibiti uno, al centro di comando dei generali di guerra, l'altro al Ministero dello Stato. Questi due palazzi sono costruiti uno affianco all'altro, interrotti da una delle strade principali. La cosa interessante di questi edifici è che nel bombardamento da parte della NATO ,nel 1999, questi palazzi sono stati bombardati con l'intento dei membri della NATO di uccidere i comandanti ed i politici serbi più importanti, i quali però in quel momento di guerra, avevano ben pensato di non trovarsi mai lì, Purtroppo però, vi furono 14 vittime di innocenti passanti Alcuni, per non dire la maggior parte, di quei politici, con l'ormai generico desiderio di benessere materiale personale, desiderano far entrare la Serbia nell'Unione Europea, cosa che speriamo non succederà mai e con questo forte desiderio sono ormai in stretti legami con la Nato, acerrima nemica della Serbia. Non ci sono più regole di buona morale.. Comunque, ritornando ai palazzi distrutti, questi stanno nel bel mezzo della città, in macerie e devono per sempre essere lasciati così, perchè non c'è modo migliore di rappresentare quella che è la storia di una città. E' un monumento che suscita un certo dolore, macabrità e fa riflettere sulla realtà. Mi piace un sacco Il resto dei monumenti artistici a confronto sembrano tentativi di raccontare la storia attraverso favole idealizzate.Io ,da piccola, guardando quei palazzi , ho sempre provato paura, ma una di quelle paure curiose...Difatti io vengo proprio da Belgrado e se non ci fossero state queste guerre ,non so se mi troverei qui in questo momento. Comunque tutti i turisti affermano che Belgrado sia diversa dalle altre capitali e città d'arte,  ma è difficile spiegarne il perchè...insomma oltre al piano urbanistico inesistente, dal momento che non c'è nessuno equilibrio estetico fra i vari palazzi, io deduco che si respiri nell'aria lo spirito del dopoguerra, dove le persone cambiano, maturano... C'è un'anima. Lo spirito del popolo e l'estetica ,sono inspiegabili ed imparagonabili ad ogni altra cultura o città. Lo spirito era però uguale anche 50 anni fa, l'abitudine alla povertà che porta a serietà ed impegno e alla protezione dei veri valori come la famiglia. Riguardo allo scambio culturale che posso dire è stato fantastico salvo il fatto che è terribile sentirsi un turista nella propria città. 

  • ·         ne potsecaj me......Prve sirene......i sad se plasim aviona...
  • bombardovali su nasu decu .. nase gradove ....... e moj Srbine

I bombardamenti democratici

Nothing against Serbia

Not to forget NATO agression

Un crimine contro la pace

La voce di Russia

cnj.it/24MARZO99

I crimini commessi

2.500 civili uccisi

Dal forum di Belgrado

Belgrado non dimentica le bombe umanitarie

associazionelatorre.com

LUCA LEONE AL POLSKI KOT





All'interno del festival Slavika, presso il Polski Kot di Torino, si è tenuta la presentazione del libro "I bastardi di Sarajevo" di Luca Leone. Introduzione di Marco Travaglini.
E' stato fatto un quadro della sanguinosa guerra in Bosnia degli anni '90. La guerra è scoppiata poichè un gruppo di politici assetati di potere ha voluto impossessarsi di tutti i beni della regione e lo sta facendo ancora oggi. Non c'entrano le religioni e le etnie, solo il danaro e il potere ha scatenato la guerra.
Sarajevo sembra ancora oggi sotto assedio e il 70% del pil nazionale viene speso per la politica.
Anche nel sottosuolo bosniaco c'è il petrolio e questo muove non poche lobby degli affari, ma nemmeno un soldo di quel petrolio andrà al popolo bosniaco.
L'acqua potabile è stata acquistata da aziende nord americane e i costi delle bollette sono arrivati alle stelle.
Le banche e l'informazione sono gravemente compromesse e nelle mani di pochi.
Gli aiuti umanitari che arrivavano in tempo di guerra erano generi alimentari scaduti nel 1968
C'è ancora un'altissima percentuale di mine inesplose in tutta la Bosnia.
La Bosnia esiste perchè un gruppo di persone si sentivano bosniache e non volevano appartenere ne alla grande Croazia, ne alla Serbia.
I mujahidin entrati in Bosnia dalla Croazia per fare i mercenari si sono fermati sul luogo, hanno preso mogli e hanno creato le comunità Wahabiti che non hanno nulla a che fare con l'islam moderato che era presente sul territorio prima della guerra.
Insomma la Bosnia di fatto non è ancora uscita dalla guerra e gli accordi di Dayton la strozzano in una morsa senza uscita
Grazie Luca Leone.. da quello che si legge nelle recensioni on line, si ha una immagine diversa di lei; invece di persona si capisce l'amore per i Balcani indipendentemente dal chi ha davanti anche perchè ogni gruppo familiare nella ex Jugo è composto da un croato, un serbo e un musulmano.

giovedì 19 marzo 2015

GAVRILO PRINCIP AL POLSKI KOT



Riceviamo dai nostri inviati e pubblichiamo

Bellissima serata al Polski con Enrico Pastore che ha letto in chiave ironica la storia di Gavrilo Princip dalla nascita all'attentato di Sarajevo
Un errore di un autista ha cambiato la storia. Se l'autista dell'Arciduca non avesse sbagliato strada, non ci sarebbe stata la prima guerra mondiale.

Quel mattino d'estate a Sarajevo

Tutto sempre il 28 Giugno

martedì 17 marzo 2015

IL BUREK DI ALEKSANDRA



Aleksandra è in Serbia e ha deciso di farci morire d'invidia

Ovo je doručak!!! BUREK !
Questa è la colazione !



martedì 10 marzo 2015

INSIEME E LA MARMELLATA



Appoggiamo ampiamente questa cooperativa !!
Invece che trivellare il mare e fare danni all'ambiente si puo' produrre benessere rispettando la natura !
Bravissimissimi !

Le marmellate della pace

mercoledì 4 marzo 2015

CORFU' ROVERS SCALDA I MOTORI



Instancabile, affascinante, coinvolgente Marco.. per nostra fortuna non ti fermi mai !

Voglia di Balcani?? Noi ripartiamo il 25 Aprile e se qualche equipaggio volesse aggregarsi, sarebbe benvenuto. Il tour attraverserà l'Albania del sud, il sud della Repubblica di Macedonia e il nord della Grecia. Partenza e ritorno a Igoumenitsa.

The Corfù rovers

martedì 3 marzo 2015

BALKAN ROCK E IL ROCK SLOVENO



Vale e Dule dicono che la Slovenia è così vicina a noi, ma per noi anche lontana perchè la conosciamo poco.
Gli italiani frontalieri adesso vanno in Slovenia ad acquistare ogni genere di prodotto e hanno invertito la rotta di quando erano gli jugoslavi a venire a Trieste ad acquistare
Un breve spazio è stato dedicato ai Laibach, un gruppo musicale che ha scritto parte della storia jugoslava
Per fortuna i Rock Partyzani hanno compensato il momento un po' destabilizzante dei Laibach !

lunedì 2 marzo 2015

Karađorđeva



Se non puoi tornare da Napoli senza aver assaggiato la pastiera, in egual misura, non si puo' tornare da Belgrado senza aver assaggiato la Karadjordjieva.
Se poi avete tempo, potete andare a Topola e vedere il Museo di Karadjordje e capire perchè questa bellissima rollata è chiamata anche "Il sogno delle fanciulle"

Karadjordjeva snicla